I Fratelli d’Italia varesini si preparano a sbarcare a Strasburgo

Annunciato come un forum politico, sotto il titolo “Fratelli per l’Europa”, con il quale FdI ha dato avvio alla campagna per l’elezioni europee del 6-9 Giugno prossimi, di fatto, quello di questa mattina, sabato 23 Marzo, alla Camera di Commercio di Varese, è stato «un incontro di prospettive per una nuova Europa», come ha sottolineato Tommaso Foti, presidente dei 119 deputati di FdI.

Intervenuto per chiudere i lavori, l’alto Dirigente politico del partito di Giorgia Meloni ha legato il discorso, come un sottile filo in filigrana, con il preciso intento di ribadire il valore dell’Occidente che oggi è messo sotto pressione da ideologie antiumane.

Attingendo al pensiero di Giuseppe Prezzolini (1882-1982) contenuto nel “Manifesto dei conservatori”, Foti ha sostanzialmente delineato la figura del vero conservatore che «è persuaso di essere, se non l’uomo di domani, certamente l’uomo del dopodomani, che sarà riconosciuto quando i suoi avversari avranno fallito e che pertanto si sente rinnovatore delle leggi eterne dimenticate stupidamente, nascoste ipocritamente, trascurate impotentemente, violate quotidianamente».

Un discorso d’alto profilo politico, quello di Foti, che, affrontando l’argomento specifico dell’odierna Europa, è sceso in alcune esemplificazioni, apprezzate con applausi dal folto pubblico presente (almeno 250 persone in Sala Campiotti).

In pratica, dopo un accenno alla stupidità dei cultori del “gretismo”, egli s’è soffermato sulle mistificanti campagne a favore dell’auto elettrica (che non sviluppa l’industria, ma crea prodotti per pochi ricchi); sugli assurdi proclami contro la fame nel mondo, ma che nel contempo incentivano la desertificazione di terreni coltivabili; sulle demenziali accuse agli agricoltori come se fossero nemici giurati dell’ambiente.

Pertinente poi il riferimento alla difesa comune (leggi esercito europeo), che fin dagli Anni Cinquanta liberali e conservatori avrebbero realizzato se non si fossero opposti con veemenza i gollisti e i comunisti dell’epoca.

L’on. Andrea Pellicini, nella veste di coordinatore provinciale, ha fatto gli onori di casa, mentre i saluti sono stati portati dal consigliere regionale Luigi Zocchi, dall’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso e dal coordinatore regionale on. Carlo Maccari.

D’alto spessore culturale anche la tavola rotonda animata dai deputati Stefano Maullu, Stefano Candiani e Lorenzo Malagola, moderata dal giornalista Gianni Spartà, i quali hanno sviluppato il tema “Radici, valori e prospettive per l’Europa”.

All’unisono i relatori hanno convenuto che l’Europa deve tornare ad essere «un’entità con precisi confini geografici, basata sui valori giudaico-cristiani e attenta nel valorizzare le tradizioni dei tanti popoli che la compongono». Di fatto una sconfessione dell’attuale “euroburocrazia” che, grazie alla maggioranza Ursula, ha generato tanti problemi ai cittadini del Vecchio Continente.

In attesa della lista ufficiale dei candidati di FdI al Parlamento Europeo, Pellicini ha annunciato che per Varese sarà probabilmente designato il sindaco di Daverio, Marco Colombo.

Tra i tanti iscritti, responsabili di circoli, amministratori presenti, anche i sindaci di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli e di Gorla Maggiore, Pietro Zappamiglio, insieme al parlamentare europeo Carlo Fidanza e all’on. Matteo Bianchi.

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